Ecobonus 2019

Come usufruire delle detrazioni fiscali

detrazione infissi ecobonus

Sistemacase offre assistenza gratuita per l'invio della pratica all'Ente Nazionale per le nuove tecnologie e lo sviluppo economico sostenibile (ENEA) e approfittare così delle agevolazioni fiscali per le spese di ristrutturazione e di riqualificazione energetica - Ecobonus 2019.

Chi può usufruire delle detrazioni fiscali

Possono usufruire dell'Ecobonus 2019:

  • tutti i soggetti privati residenti e non all'interno dello Stato italiano
  • i possessori di partita Iva e titolari di impresa, i quali vantano possesso, a qualunque titolo, sull'immobile oggetto di intervento di riqualificazione energetica
  • persone fisiche, società di persone e di capitali, associazioni fra professionisti, enti pubblici e privati che svolgono attività commerciale
  • le persone fisiche che vantano un diritto di reale godimento sull'immobile, anche comodato a titolo gratuito o oneroso.

Cosa prevede la normativa

L'Unione Europea ha puntato molto sull'impegno verso consumi ecostenibili delle risorse e abbattimento dell'inquinamento atmosferico. La Direttiva 2002/91/CE ha introdotto tutta una serie di obblighi e prescrizioni nell'ambito energetico, primo fra tutti la certificazione degli edifici con le differenti classi di appartenenza: dalla migliore e più alta A a quella con minori prestazioni, ovvero la classe G.

L'obiettivo degli incentivi fiscali è portare ad una maggior sensibilizzazione verso il contenimento dei costi energetici all'interno degli immobili. Intervenire opportunamente, facendo in modo che un immobile possa ricadere all'interno della classe A, se da una parte comporta spese di ristrutturazioni che apparentemente potrebbero risultare alte, dall'altra offre il grande beneficio di un considerevole risparmio sul costo del riscaldamento che mediamente varia da 1000 a 2000€ all'anno.

Per ridurre la dispersione termica ed aumentare l'efficienza energetica di un'abitazione è necessario intervenire sugli infissi. Con una ristrutturazione dei serramenti è possibile ridurre i consumi di energia e i relativi costi in bolletta usufruendo anche dei vantaggi fiscali governativi.

Ecobonus 2018: cosa cambia

Le prescrizioni della legge di stabilità 2018 riconfermano sostanzialmente le previsioni relative all'Ecobonus per l'anno precedente. Le agevolazioni hanno interessato le ristrutturazioni e gli interventi di riqualificazione energetica, includendo la voce relativa ai serramenti.

Il nuovo impianto normativo

  • riduce da una parte l'aliquota per l'agevolazione sui serramenti
  • allarga il campo di operatività delle detrazioni, estendendolo a nuovi ambiti.

Ecobonus 2017

Le detrazioni fiscali sulle spese di ristrutturazione che hanno interessato la riqualificazione energetica per il 2017 si sono spinte fino al 65% e hanno riguardato anche i serramenti degli immobili. Chi ha sfruttato i vantaggi dell'Ecobunus per l'anno trascorso ha dovuto soddisfare alcune condizioni, ovvero:
  • che la sostituzione degli infissi avvenisse su immobili preesistenti e di pari dimensioni di quelli dismessi;
  • che il cambio con i nuovi serramenti comportasse un effettivo miglioramento energetico, con un miglioramento del livello di efficienza energetica;
  • che i nuovi infissi fossero realizzati nel rispetto dei parametri di trasmittanza termica, tenuto conto anche delle prescrizioni a livello regionale.
Diversamente, coloro che hanno soddisfatto le condizioni descritte ma relativamente alla messa in opera dei serramenti su immobili di nuova costruzione hanno potuto beneficiare della detrazione fiscale pari al 50%.
Questa la situazione per tutto l'anno 2017.

Ecobonus 2018

Per ciò che attiene esclusivamente ai serramenti, con la Legge di stabilità 2018:
  • la detrazione è ridotta al 50% per ciò che concerne le spese sostenute dal 1°gennaio 2018, relative agli interventi di acquisto e posa in opera di finestre, comprensive di infissi e schermatura.
  • Le agevolazioni per la riqualificazione energetica verranno prorogate su un tetto massimo di 96.000 euro di spesa.
  • La detrazione in parola è prevista a favore di quei contribuenti che effettuano spese per la posa in opera e l'acquisto di infissi idonei alla riqualificazione energetica su edifici condominiali preesistenti oppure su uffici, negozi e capannoni.
  • La detrazione incide abbattendo l'Irpef in caso di contribuenti privati oppure sull'Ires nel caso di imprese e società.
A stemperare la riduzione del 50% viene in aiuto il sistema di cessione del credito d'imposta. In particolare, viene introdotta la possibilità di cedere a terzi il credito di imposta corrispondente alla detrazione fiscale, che adesso è prevista sugli interventi nelle singole unità abitative e non soltanto per quei lavori riguardanti le parti comuni dei condomini.
I singoli condòmini hanno la facoltà di cedere il proprio credito alle imprese, ai fornitori o agli istituti di credito, intermediari finanziari. Stessa cosa è prevista per la cessione dell'Ecobonus per quei lavori riguardanti le singole unità immobiliari.

Documentazione necessaria, spese e detrazioni

Per usufruire dell'Ecobonus 2018 sarà necessario predisporre la necessaria documentazione da presentare all'Ente Nazionale per le nuove tecnologie e lo sviluppo economico sostenibile (ENEA). Per quanto concerne gli infissi, la documentazione dovrà includere:
  • la certificazione attestante la corrispondenza dell'intervento ai requisiti prescritti dalla legge
  • la certificazione energetica non sarà necessaria per gli interventi di riqualificazione sugli infissi di singoli alloggi
  • la scheda informativa del prodotto
  • la dichiarazione di conformità a firma del tecnico abilitato o del direttore dei lavori

Quanto citato assieme agli altri documenti andranno inoltrati all'ENEA entro novanta giorni dall'ultimazione dei lavori.

Per ottenere l'Ecobonus sui serramenti è indispensabile che il pagamento delle spese inerenti gli interventi di riqualificazione avvengano da parte dei privati tramite bonifico bancario o postale, nel rispetto del tetto di 96.000 euro, poiché l'eventuale eccedenza andrebbe persa e non sarà rimborsabile o potrà essere portata in detrazione per l'anno prossimo.

All'atto pratico la detrazione avviene in quote di uguale importo, scaricabili in sede di dichiarazione dei redditi, attraverso il modello Unico o 730. Le tranche scaricabili sono variabili, per un massimo di dieci quote ed il cui numero è rapportato all'entità della spesa sostenuta.

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