Il problema ambientale e la questione della sostenibilità sono ormai diventati oggetto di discorsi quotidiani. Per decenni, lo sviluppo industriale e tecnologico ha visto un progresso molto rapido ed esponenziale, senza mai badare però alla sostenibilità. Oggi questa parola la conosciamo molto bene, e ci riguarda più che mai. Proprio per questo motivo, sempre più Paesi nel mondo si stanno impegnando per la Sostenibilità Ambientale e lo Sviluppo di Energie Rinnovabili.
L’Italia è uno di quei paesi. E già da molti anni mette a disposizione per privati, aziende ed associazioni, diversi bonus per la sostenibilità ambientale (il 2007 fu il primo anno in cui è stata inserita la misura a sostegno dell’efficienza energetica negli usi finali). Tra i tanti ecobonus che il Governo mette a disposizione, il più affermato è sicuramente il superbonus 110%.
Il superbonus è un’agevolazione fiscale, regolamentata dall’articolo 119 del decreto legge n. 34/2020 (decreto Rilancio). Si tratta di una detrazione del 110% sulle spese sostenute a partire dal 1 luglio 2020, per tutti gli interventi finalizzati all’efficienza energetica e al consolidamento statico o alla riduzione del rischio sismico degli edifici.
Chi può usufruire del bonus 110%
Il superbonus interessa diverse categorie, in particolare:
- condomìni
- persone fisiche che possiedono l’immobile oggetto dell’intervento. (Esclusi luoghi di attività d’impresa, arte e professione);
- persone fisiche proprietari di edifici costituiti da 2 a 4 unità immobiliari. Purchè siano distintamente accatastate(esclusi luoghi di attività d’impresa, arte e professione)
- Istituti autonomi case popolari (Iacp). O altri enti interessati della legislazione europea in merito all’house providing su immobili di loro proprietà, ovvero gestiti per conto dei comuni e adibiti ad edilizia residenziale pubblica;
- cooperative che possiedono immobili di abitazione a proprietà indivisa e assegnati in godimento ai propri soci;
- Onlus, associazioni di volontariato e associazioni di promozione sociale;
- associazioni e società sportive dilettantistiche, solo per i lavori destinati agli immobili o parti di immobili adibiti a spogliatoi.
La cessione del credito e lo sconto in fattura del 50%
Bonus 50%
Grazie alle agevolazioni legate all’ecobonus, si può accedere allo sconto in fattura e alla cessione del credito. Sul web ci sono molti articoli che ne parlano, spesso assai confusionari, oggi Sistemacase te lo spiega facilmente!
La cessione del credito consiste nella cessione (dal nome stesso) del credito fiscale spettante, e può essere fatta a fine lavori, cedendolo a fornitori, banche o intermediari finanziari, oppure tramite lo sconto in fattura. Lo sconto in fattura sugli infissi è una misura fiscale introdotta nel 2019 con il Decreto Crescita. Sicuramente è un’ottima soluzione per risparmiare fino a molte centinaia di euro, nel nostro caso per chi interviene sul miglioramento delle prestazioni energetiche, soprattutto grazie alla sostituzione degli infissi. Questo, nel caso di ecobonus 50% (bonus casa/ristrutturazione ed ecobonus). Ma vediamo meglio come procedere, scegliendo tra una delle due modalità:
- Pagamento dell’intero importo: pagando l’intero importo all’acquisto. Si può poi scegliere se detrarre la spesa in 10 anni, oppure cedere il credito del superbonus a banche o intermediari finanziari.
- Fruire dello sconto in fattura: cioè, pagando il 50% della spesa. Il restante 50%, spetterà all’impresa che si occupa dell’intervento superbonus. Essa a sua volta, potrà decidere se detrarre in 10 anni la spesa, oppure cedere il proprio credito a banche o intermediari finanziari.
Superbonus
Sul superbonus, il discorso è un po’ diverso. 110, dal nome, vuol dire che oltre la copertura totale della spesa, vi è una percentuale del 10% di detrazioni in più. Ci sono però due condizioni fondamentali, per essere idonei a poter fruire del Superbonus 110%. Tutto l’intervento infatti, dovrà mirare al efficientamento energetico dell’edificio, salendo di almeno due classi energetiche.
La seconda condizione fondamentale, riguarda gli interventi trainanti del superbonus. Per fruire degli interventi secondari, detti trainati (sostituzione di infissi, installazione di impianti fotovoltaici o di sistemi per ricarica di veicoli elettrici e molti altri) dovrete sostenere anche gli interventi detti trainanti, cioè l’ installazione del cappotto termico dell’edificio e/o la sostituzione della caldaia.
Il superbonus consente tre modalità diverse per poter detrarre il credito fiscale:
- Pagamento dell’intero importo: come per gli altri ecobonus, pagando l’intero importo, si può poi detrarre il credito in 4 anni, oppure cederlo a banche o intermediari finanziari in autonomia.
- Con lo sconto in fattura: del 100%. L’impresa che si occuperà dell’intervento sul superbonus, deciderà se detrarre il 110% della spesa del superbonus, oppure se cedere il credito a banche o intermediari finanziari.
- Affidarsi a dei General Contractor, che si occuperà di gestire tutto il processo e tutto il superbonus.
Termini e scadenze del bonus
Qui di seguito elenchiamo i termini e le scadenze per poter fruire delle detrazioni fiscali (superbonus):
- Per i condomini e le persone fisiche, esclusi luoghi di attività d’impresa, arte e professione), per gli interventi su edifici composti da due a 4 unità immobiliari distintamente accatastate (bifamiliari, trifamiliari o quadrifamiliari), anche se posseduti da un unico proprietario o in co-proprietà fino al 31 dicembre 2025, nelle seguenti misure:
– 110% per le spese sostenute fino al 31 dicembre 2023;
– 70% per le spese sostenute nel 2024;
– 65% per le spese sostenute nel 2025;
La ripartizione della detrazione del superbonus si effettua in quattro quote annuali di pari importo. Le stesse scadenze sopra citate valgono anche per Onlus, organizzazioni di volontariato e associazioni di promozione sociale, superbonus;
2. Per gli interventi effettuati da persone fisiche sugli edifici unifamiliari. Purché entro il 30 settembre 2022 siano stati effettuati lavori per almeno il 30% dell’intervento complessivo. Fino al 31 dicembre 2022 (con detrazione al 110%).
3. Per gli interventi effettuati dagli Iacp (ed enti della stessa categoria) su immobili, di proprietà o gestiti per conto dei comuni, adibiti a edilizia residenziale pubblica. Purché al 30 giugno 2023 siano stati eseguiti lavori per almeno il 60% dell’intervento complessivo. Fino al 31 dicembre 2023 (con detrazione al 110%). Stessi termini anche per le cooperative di abitazione a proprietà indivisa per lavori su immobili assegnati in godimento ai propri soci.
Le novità da ottobre 2022
La nuova legge di bilancio include modifiche consistenti ai bonus che riguardano l’edilizia. Tra questi, anche il superbonus. È molto probabile, che i cambiamenti distingueranno gli interventi effettuati per la prima casa da quelli che riguardano le seconde case. Inoltre, nei prossimi mesi il superbonus sarà sicuramente interessato da una riduzione. Ancora non sappiamo a quanto potrà ammontare, ma si sta parlando di una riduzione del 20-30%. Invece, per le seconde case il superbonus sarà ancora minore. E da recenti fonti molto vicine all’attuale Governo, e probabilmente arriverà a coprire al massimo il 65% delle case.
Infine, per quanto riguarda i lavori in corso del superbonus, non ci sarà per fortuna nessun cambiamento, infatti le modifiche previste non dovrebbero riguardare gli interventi attualmente in atto. Lo scopo del nuovo esecutivo è infatti quello di rendere la fruizione dei bonus edilizi più semplice. E soprattutto, di evitare le problematiche di tipo burocratico che, nei mesi, hanno interessato non solo il superbonus, ma anche le altre agevolazioni legate alle ristrutturazioni.
Ovviamente, prima che le modifiche al Superbonus prendano avvio, dovremo attendere comunicazioni ufficiali.
fonte principale: https://www.agenziaentrate.gov.it/portale/superbonus-110%25
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